Università degli Studi di Milano-Bicocca

Una storia lunga oltre 25 anni

Il 10 giugno 1998, un Decreto Ministeriale fondava quella che inizialmente era conosciuta come “Seconda Università degli Studi di Milano”. Successivamente, il Comitato di Indirizzo incaricò i Professori Brondoni e De Lillo di proporre una serie di nomi alternativi per l’università. I nomi suggeriti furono quindi sottoposti all’intero personale docente, tecnico e amministrativo dell’università tramite un questionario. Il nome scelto attraverso l’indagine fu “Università degli Studi di Milano – Bicocca”, successivamente ratificato dal Decreto Ministeriale n.92 del 12 marzo 1999.

Nel 1998, gli edifici della vecchia fabbrica Pirelli furono trasformati in un complesso all’avanguardia che comprendeva moderni laboratori di ricerca, ampie aree di studio e spazi comuni per gli studenti. Da allora, il campus ha rapidamente aggiunto altre aule, laboratori e residenze, diventando parte integrante del territorio e assumendo un ruolo chiave nella trasformazione post-industriale del quartiere. Oggi il campus universitario è unico in Italia, con 28 edifici distribuiti tra Milano, Monza e le Maldive.

Negli ultimi 25 anni, l’innovazione dell’università nel campo della ricerca ha beneficiato di significativi investimenti infrastrutturali e del consolidamento della sua posizione nel rapporto VQR dell’ANVUR sulla qualità della ricerca, che colloca Bicocca tra le prime dieci università in Italia.

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Università degli Studi di Milano-Bicocca (sede di Milano)
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Polo Biomedico (Monza)

Il logo

L’università desiderava trasmettere il concetto di conoscenza a Milano attraverso un simbolo riconoscibile, indiscusso e internazionale, qualità condivise sia dalla conoscenza che da Milano.

Questa è stata la premessa per la scelta di Leonardo, il genio che ha vissuto e lavorato a Milano e che incarna scienza, arte e conoscenza tecnica. Tratto da De Divina Proportione, un libro di matematica e geometria pubblicato nel 1498 da Leonardo e dal matematico Luca Pacioli, l’ottaedro è stato scelto per rappresentare la moltitudine di discipline che coesistono a Bicocca. Le linee intermedie sono state rimosse dal disegno di Leonardo, che è stato inserito all’interno di una griglia per mostrare la forma geometrica. Un ottaedro semplificato riappare sullo sfondo, rompendo la staticità del disegno e trasmettendo un senso di cambiamento. Il disegno è circondato dal testo che riporta il nome dell’università.

Quando mostrato in una dimensione superiore a 30 centimetri, il testo “AUDENTES FORTUNA IUVAT” viene aggiunto in fondo al logo.

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